Il caso Atex

Consorziato: Elmec Informatica Spa

Competenza: ​ Data Center

Affidare i propri sistemi in data center per scalare l'offerta: essere business responsive grazie ai Managed Services
Disponibilità continua e prestazioni elevate: l’architettura di networking progettata da Elmec con Noberasco è in grado di sostenere la crescita dell’azienda permettendo all’impianto di raggiungere la massima produttività a costi di gestione contenuti.
La Sfida

Partendo dall’esigenza di ampliare gli spazi produttivi e di riunire tutte le funzioni aziendali, precedentemente dislocate in due stabilimenti, in un unico polo per ottimizzare i processi, Noberasco ha realizzato una nuova struttura del tutto innovativa.
L’impianto, il cui layout è stato studiato in funzione del ciclo produttivo e delle esigenze aziendali, è caratterizzato da un notevole livello di automazione, con sistemi di controllo e tracciabilità che consentono di seguire il prodotto lungo tutto il percorso fino alla spedizione.

Atex, Fornitore leader di soluzioni per la gestione dei contenuti editoriali e della pubblicità, ha affidato al Data Center di Elmec Informatica la propria infrastruttura hardware.

Un progetto che ha portato a un sensibile risparmio dei costi di infrastruttura, a un grado altissimo di scalabilità per rispondere prontamente alle esigenze del mercato e a un nuovo modello di organizzazione del lavoro.

Fino a qualche anno fa, la soluzione architetturale di Atex, era basata su sistemi monolitici, quindi su macchine Sun Solaris.
Per esigenze di mercato, dettate dal fatto che nel frattempo Sun Solaris è stata acquisita da Oracle che ha deciso di abbandonare tutta una classe di server medium level e di tenere solo gli high level, con costi di hardware molto elevati, l’azienda ha deciso di migrare verso un ambiente open, quindi Linux.


A questo punto Atex si è trovata davanti a due strade, ovvero o fare grossi investimenti per aggiornare l’hardware che aveva su piattaforma Sun Solaris o cercare un partner tecnologico che potesse fornirle tutta l’infrastruttura hardware e sistema di base. Non solo, in quel momento Atex si trovava a dover fare altri grossi investimenti infrastrutturali.


“Dovevamo rivedere l’impianto di raffreddamento e risolvere diversi problemi infrastrutturali, come l’aumento dei gruppi elettrogeni e la riduzione del rumore e una serie di problemi logistici” dichiara Fabrizio Riva, Direttore dei Managed Services per il mercato italiano ed europeo.”



“Detto questo, all’epoca i costi di infrastruttura gravavano sul budget dei Managed Services, quindi poter trasformare i costi di infrastruttura in un costo di servizio mi ha agevolato la scelta” continua Fabrizio Riva.


A questo punto Atex ha fatto una indagine di mercato, nel 2012 ha incontrato inizialmente quattro partner che poi sono diventati due e alla fine è rimasta Elmec con la quale ha chiuso il contratto a fine luglio del 2013.

La Soluzione
Innanzitutto Atex ha trasferito in Elmec il proprio data center che contava circa 440 macchine tra fisiche e virtuali e che in seguito sono state tutte convertite nel mondo virtuale.

Attualmente in Elmec si trovano 126 macchine virtuali, 10 server fisici, 5 server ambiente di sviluppo fisici e vengono gestite 66 macchine che a breve verranno spostate nel nuovo data center BR4, una delle più importanti infrastrutture d’Italia per numeri e potenzialità, che offre la possibilità di accedere a servizi flessibili e di elevata qualità.

Un gruppo di tecnici altamente specializzati, con competenze certificate dai principali vendor software e hardware, garantisce livelli di efficienza di prim’ordine e aiuta le aziende ad affrontare le complessità del mondo IT. L’impatto della soluzione adottata ricade principalmente su due divisioni della sede di Milano, Ricerca & Sviluppo e Managed Services. Per quanto riguarda la divisione R&S, in Elmec è stato spostato l’ambiente di sviluppo e test di un software che viene utilizzato in tutto il mondo. Per i Managed Services i server posizionati in Elmec erogano full Managed Services per il mercato Italiano, e servizi di supporto per i mercati Francese, Tedesco, Ceco e Irlandese.
Benefici Ottenuti
L’esternalizzazione del data center, oltre a portare un beneficio in termini di infrastruttura e una riduzione dei costi della sede Italiana, che ha anche potuto cambiare uffici non avendo più bisogno della sala macchine, ha portato anche dei benefici a livello di organizzazione del lavoro. Infatti, dal momento che l’infrastruttura può essere gestita da remoto, non è più necessario che qualcuno sia fisicamente presente negli uffici di sera o di notte a monitorarne il corretto funzionamento.

“L’altra cosa che cercavamo ed Elmec ci ha dato è la flessibilità”

prosegue Fabrizio Riva. L’azienda lavora nel mercato editoriale, un settore molto veloce e che cerca la massima versatilità: questo spesso si traduce in investimenti anche infrastrutturali importanti che richiedono elevata flessibilità e una nuova organizzazione del lavoro.

Atex ha inoltre potuto trasformare costi fissi in costi variabili. Per esempio, avere 400, 200 o 50 server comporta degli investimenti indipendenti dall’effettivo andamento del business. Oggi invece questi costi sono proporzionali al carico di lavoro richiesto a Elmec e quindi anche a quanto Atex vende ai propri clienti.

Un altro vantaggio è poter avere la certezza dei costi iniziali e di uscita. “Oggi, grazie agli accordi stipulati con Elmec abbiamo delle way out definite: ad esempio sappiamo esattamente quali costi andiamo incontro nel caso un cliente se ne vada” afferma Fabrizio Riva. Infine le competenze sono un altro punto molto importante, “la gestione dell’infrastruttura assorbiva molte risorse a fronte di uno scarso ritorno economico. L’esternalizzazione del data center ci ha consentito di liberare queste risorse e di focalizzarle sul nostro core business, lasciando a Elmec, a costi fissi, ciò che sanno fare meglio. È una soluzione winwin per entrambi.” conclude Fabrizio Riva
Il Futuro
Atex ha trovato in Elmec un valido partner tecnologico e ha intenzione di sviluppare ulteriori progetti in futuro. Una possibilità è, ad esempio, quella di sviluppare e fornire all’editoria soluzioni software che si integrino con l’instant journalism e il lavoro in mobilità, ovvero soluzioni ancora più complete e scalabili, in grado di adattarsi rapidamente alle mutevoli esigenze del mercato.